Era stato condannato nel 2000 alla pena di morte per omicidio e stupro di due persone. Ma qualche giorno fa la sezione di Tainan dell’Alta Corte ha annullato la condanna. Il fatto è accaduto a Taiwan. Hsieh Chih-hung era stato giudicato colpevole di aver aiutato l’amico Kuo Chun-wei a uccidere, giugno di quasi 20 anni fa, una donna di 18 anni e uno di 68.

Dopo essere stati giudicati colpevoli per la prima volta nell'ottobre 2001, Hsieh e Kuo hanno visto le loro condanne a morte confermate in sette successivi processi, durante i quali Hsieh si è sempre proclamato innocente sostenendo che la sua confessione fosse stata estorta mediante tortura. Nel settembre 2018, la Procura di Taiwan, citando nuovi elementi a sostegno dell'innocenza di Hsieh, ha presentato richiesta di un nuovo processo. Lo scorso anno l’Alta Corte ha ordinato la sospensione temporanea della sentenza capitale di Hsieh. La Corte in seguito ha disposto il rilascio di Hsieh dal Centro di Detenzione di Tainan, dove l’uomo era detenuto dal 2001, e ha iniziato a trattare il nuovo caso presentato dai pubblici ministeri, prima di emettere il verdetto il 15 maggio. Il verdetto afferma che, poiché la polizia non ha registrato nessuna delle sessioni di interrogatorio di Hsieh né può fornire materiale di conferma a sufficienza, l'interrogatorio ha violato il codice di procedura penale.
La confessione di Hsieh non può quindi essere utilizzata come prova, ha stabilito la Corte.
Kuo aveva accusato Hsieh di essere suo complice e aveva superato i test del poligrafo (macchina della verità), tuttavia la Corte ha affermato che i test forniscono indicazioni sulla credibilità di Kuo e non costituiscono prova. Dato che a Kuo è stato diagnosticato un disturbo antisociale della personalità, la Corte ha respinto i risultati del poligrafo. In conclusione, l’Alta Corte ha giudicato Hsieh innocente ed è tornato in libertà.