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Novantuno pazienti giudicati guariti sono risultati di nuovo positivi al test del coronavirus. In Corea del Sud, e non solo, il timore che il virus possa infettare di nuovo persone guarite è tra le principali preoccupazioni. Per Jeong Eun-kyeong, direttore dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, il virus potrebbe essersi "riattivato", piuttosto che avere infettato di nuovo un corpo guarito da precedente contagio.
Per altri esperti invece questo strano dato è tutta colpa dei falsi risultati dei test, piuttosto comuni, e c'è anche chi pensa che il virus possa rimanere nel corpo dei pazienti guariti, ma in forma depotenziata, senza avere la capacità di infettare nuovamente altre persone o di nuocere al paziente in questione. Circa 7mila coreani sono stati registrati come guariti dal coronavirus. Ma "il numero crescerà, 91 è solo l'inizio", sostiene un professore virologo del Korea University Guro Hospital, convinto comunque che non si tratti di vere e proprie nuove infezioni ma di recidive.