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Era dai tempi della Seconda Guerra Mondiale che in Belgio non si registravano così tanti morti nel mese di aprile. A tracciare il paragone è uno studio della Vrije Universiteit Brussel (Vub), che ha rilevato come il mese scorso, in piena emergenza coronavirus, vi siano stai 14.790 decessi, rispetto alla media degli anni precedenti, che è normalmente al di sotto dei 9mila decessi. Era appunto dai tempi dell'occupazione nazista negli anni '40 del secolo scorso che in Belgio non si registrava una mortalità così alta in aprile.
Quello di quest'anno, afferma l'università, è un dato "eccezionalmente alto, specialmente nel periodo dal 1 al 12 aprile", sia in termini assoluti che per numero di abitanti.
In particolare, il 10 aprile sono stati registrati 639 decessi, "più del doppio del numero che ci si aspettava normalmente per quella giornata". In aprile, ha spiegato il professor Patrick Deboosere che ha curato lo studio, ci sono stati, 15,7 decessi ogni 1.000 abitanti. Il dato del 1941 fu di 16,3 morti ogni 1.000 abitanti.
A contribuire al tasso di mortalità da coronavirus particolarmente alto in Belgio, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, potrebbe essere stato il metodo particolarmente accurato utilizzato dalle autorità per il conteggio delle vittime.