Secondo gli studi effettuati in questi mesi il lockdown è stato uno dei metodi più efficaci per limitare i contagi. Ma c’è un Paese che si è rifiutato di non seguire questa linea, lasciando aperte le attività il più possibile e puntando tutto sul buon senso dei suoi cittadini, ed è riuscito comunque a contenere il contagio. Si tratta della Svezia che è riuscito ad abbassare l’indice R0 al di sotto della quota uno, limite entro la quale il contagio viene considerato sotto controllo e prerequisito per le prime riaperture.

Secondo tutte le previsioni degli esperti, questo indice sarebbe aumentato addirittura a tre o quattro in caso di assenza del blocco, ma la Svezia ha dimostrato di poter raggiungere lo stesso obiettivo di R0 senza seguire il percorso intrapreso per ora da tutti gli altri stati più colpiti dalla pandemia visto che il virus si è diffuso ad una frazione della velocità suggerita.

 

Secondo le autorità svedesi nel Paese questo indicatore non ha mai creato allarmi, raggiungendo il picco, a 0,85, il 25 aprile scorso. Tutto questo mentre nel Paese sono rimasti aperti scuole, negozi, uffici e persino bar e i ristoranti, anche se con un ferreo rispetto del distanziamento sociale. Fin dall’inizio dell’emergenza in effetti le autorità svedesi hanno puntato tutto sul buon senso della popolazione che in effetti nella stragrande maggioranza dei casi ha seguito le indicazioni di precauzione. La vera emergenza sono state le case di riposo dove si è registrata una mortalità molto elevata con pesanti accuse contro il governo. 

Al momento la Svezia segnala 23.216 casi di contagio e 2854 morti per coronavirus ma già da giorni la curva dei contagi e dei decessi è in fase calante. La stessa Oms ritiene che la Svezia sia un modello da seguire per convivere con il coronavirus. Per il capo del Programma di emergenze sanitarie dell'Organizzazione mondiale della sanità, infatti, il successo della Svezia nella lotta al nuovo coronavirus è dovuto alla scelta di puntare tutto su misure di salute pubblica molto forti passando direttamente alla fase di convivenza con il coronavirus dove il rapporto di fiducia con i cittadini e fondamentale.