"La priorità numero uno deve essere vaccinare" contro il coronavirus Sars-CoV-2 "alcune persone in tutti i Paesi, piuttosto che tutte le persone in alcuni Paesi. Questo è non solo un imperativo morale, ma di salute pubblica ed è anche un imperativo economico. Inizialmente, quando l'offerta sarà limitata, la priorità deve essere data alla vaccinazione dei lavoratori essenziali e delle persone più a rischio, comprese le persone anziane e quelle con patologie" pre-esistenti. A puntualizzarlo è stato oggi il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa da Ginevra. 

"Nel nostro mondo interconnesso, se le persone nei Paesi a basso e medio reddito perdono i vaccini contro Covid-19, il virus continuerà a uccidere e la ripresa economica sarà ritardata", ha aggiunto ricordando l'importanza di un accesso equo ai vaccini e lo sforzo che si sta facendo in questa direzione con l'iniziativa globale 'Covax'. "Siamo lieti che 78 paesi ed economie medio-alte e alte abbiano confermato che parteciperanno allo strumento Covax e il numero è in crescita. Invito coloro che non si sono ancora uniti a farlo entro il 18 settembre", ha detto il Dg. "Anche se dobbiamo ancora affrontare molte sfide, l'Oms è incoraggiata dai progressi che abbiamo fatto contro questo nuovo virus in 8 mesi".

"Noi abbiamo bisogno di ridurre il rischio di malattia grave", ha insistito Bruce Aylward dell'Oms. "Oggi abbiamo una migliore comprensione di chi è più a rischio adesso e di chi può sviluppare forme severe. Quindi non abbiamo bisogno di vaccinare assolutamente tutti all'inizio. Dobbiamo essere sicuri di usare quei vaccini per proteggere il personale sanitario, gli anziani e le persone più a rischio".