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Cresce ancora la tensione tra Washington e Mosca, accusata di incrementare la propria presenza militare a ridosso del territorio ucraino. Ieri la telefonata di oltre un'ora tra il presidente Usa Joe Biden e il presidente russo Vladimir Putin non ha portato a un cambio di scenario.
Nel frattempo l'Italia, come molti altri Paesi europei, stanno svuotando le ambasciate in Ucraina.
"Nessuno dovrà sorprendersi qualora la Russia dovesse provocare un incidente che poi userà per giustificare l'azione militare che ha pianificato". A dichiararlo, intervenendo dalle Hawaii, è stato il segretario di Stato americano Antony Blinken. "Il rischio di un'azione militare russa è abbastanza alto e la minaccia abbastanza imminente" da rendere l'ordine di lasciare l'Ucraina impartito alla maggior parte del personale diplomatico americano "la cosa prudente da fare". Negli ultimi giorni non sono stati registrati "drastici cambiamenti" alla frontiera, ha assicurato dal canto suo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
Senza cambiamenti sostanziali anche le attività nel 'territori occupati', ha aggiunto, parlando delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, nell'est del paese. L'Ucraina, ha quindi proseguito, continua "a lavorare attivamente con gli alleati e dall'interno", certa che la diplomazia sia l'unica via percorribile per risolvere la crisi.
"L'Ucraina non è sola. La situazione è sotto controllo e il paese è preparato a qualunque tipo di scenario", ha assicurato.