A quasi tre anni dall’adozione della direttiva del 2019 per combattere la diffusione della plastica e un mese prima del termine di recepimento per gli Stati membri (fissato per il 3 luglio 2021), la Commissione ha pubblicato le linee guida per guidate i Ventisette nell’attuazione dei vincoli di mercato e chiarire quale tipo di plastica monouso debba essere vietata sul mercato europeo.

A partire dal 3 luglio, dunque, prodotti di plastica monouso come bastoncini di cotone, posate, piatti, cannucce, palette, bastoncini per palloncini, alcuni prodotti in polistirolo espanso (bicchieri e contenitori per alimenti e bevande) e tutti i prodotti in plastica oxo-degradabile saranno vietati sul mercato europeo.

Per ognuno di questi prodotti, ha stabilito la Commissione, esistono alternative economiche ‘plastic free’ sul mercato e quindi devono essere sostituiti. Per quanto riguarda altri prodotti come sacchetti di plastica, le bottiglie, gli involucri e i filtri per il tabacco, gli Stati applicheranno altri tipi di restrizioni per limitarne la diffusione, come i requisiti di etichettatura per i prodotti e i sistemi di responsabilità estesa del produttore, per il principio secondo cui chi inquina paga.

“Ridurre l’uso della plastica monouso aiuta a proteggere la salute delle persone e del pianeta. Le regole dell’Unione europea sono un traguardo fondamentale nell’affrontare i rifiuti marini”, commenta il vicepresidente per il Green Deal, Frans Timmermans. “Inoltre stimolano un modello di business sostenibile  e ci avvicina a un’economia circolare in cui il riutilizzo precede l’uso monouso. Questo è l’obiettivo del Green Deal europeo: proteggere e ripristinare il nostro ambiente naturale, stimolando al contempo le imprese a innovare”.

Bruxelles ha stimato che oltre l’80% dei rifiuti marini è costituito da plastica. La direttiva punta a limitare l’immissione sul mercato dei prodotti usa e getta per contenere anche la diffusione dei rifiuti che ne derivano.