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Fu un incontro a dare vita al progetto e alla storia che stiamo per raccontarvi. Valeria Sanna ed Enzo Cugusi, infatti, hanno costruito a una rete di contatti per adottare l'ospedale di Sant’Elisabetta a Lituhi (in Tanzania) dopo aver incontrato in Italia il parroco Deo Gratias. Il sacerdote, che si trovava in Sardegna per perfezionare i suoi studi, ha aiutato la coppia a creare un legame tra Africa e Sardegna che ha portato Valeria ed Enzo a realizzare una rete di contatti al fine di adottare l'ospedale di Sant’Elisabetta a Lituhi, in Tanzania.
“Lo chiamano mal d'Africa, ma io credo sia la coscienza che parla – racconta Valeria - I media, i giornali, internet ci mostrano giornalmente immagini crudeli di bambini che vivono in condizioni disumane, ma sembrano cose lontane che non ci appartengono. Solo toccando con mano e vedendo queste ingiustizie con i tuoi occhi ti sale la rabbia e ti viene la voglia di cambiare questo mondo ingiusto e crudele. Le principali cause di morte nell’ospedale sono colera, malaria, HIV, brucellosi, sarcoma, poliomielite, lebbra, dissenteria, fistola dell'apparato riproduttivo femminile e denutrizione. La dissenteria colpisce soprattutto i bambini che a causa delle condizioni igieniche si ammalano già dai primi mesi di vita”.
Da tutto questo nasce l’esigenza di adottare questo piccolo villaggio del mondo, Lituhi: “So che è una goccia nell'oceano ma da qualche parte bisogna pur iniziare”.
Sono stati tanti i sardi che hanno seguito le loro testimonianze, pubblicate giorno per giorno sul canale Telegram. Nel corso del loro viaggio, Valeria ed Enzo hanno aperto una raccolta fondi per concretizzare il loro impegno, che Don Deogratias commenta così: “La visita di Valeria ed Enzo è stata particolarmente importante per l’ospedale di Santa Elizabeta a Lituhi, in cui io faccio l'amministratore, così come la loro scelta di adottarlo. Grazie a tutti coloro che hanno finora contribuito e grazie anche a quelli che hanno promesso di fare la stessa cosa. Io credo che insieme possiamo cambiare l’ospedale, come insieme possiamo cambiare il mondo. La gente di Lituhi ha bisogno del vostro camminare insieme per poter trovare la loro dignità umana con il sostegno di tutti.”
Oltre all’aiuto economico, l’Ospedale Sant’Elisabetta di Lituhi necessita costantemente di aiuto umanitario: ha bisogno di volontari, in primis operatori sanitari, ma anche ingegneri, architetti, geologi, affinché l’ospedale possa diventare un luogo di accoglienza, cura e bellezza. Per avere maggiori informazioni potete contattare il numero 347/0892378.