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L'annuncio è apparso sul sito della casa d'aste americana Christie's. Una Dea Madre prenuragica realizzata nel 2500 prima di Cristo in Sardegna verrà messa all'asta a New York l'11 dicembre e venduta al miglior offerente.
L'opera, una pregiatissima scultura di marmo alta 34 cm, appartiene alla produzione della Cultura di Ozieri e rappresenta un'importante testimonianza della religiositòà degli abitanti dell'isola nel III millennio avanti Cristo.
Il prezzo della statuetta è stato valutato tra gli 800 mila euro e il milione e 200mila euro.
Dure le reazioni di alcuni tra i principali esponenti politici sardi nelle cui pagine Facebook, anche i cittadini, hanno espresso il loro disappunto e la loro indignazione.
Ugo Cappellacci, esponente di Forza Italia, ha scritto "Il Governo intervenga con ogni mezzo, politico ed economico, per riportare in Sardegna la Dea Madre attualmente in vendita sul sito WEB di Christie’s. Non è la prima volta che una parte di storia viene sradicata dalla nostra terra e posta sul commercio. Leggere simili annunci è una pessimo messaggio anche per l’immagine dell’intera comunità e per l’Italia, perché dà l’idea di un Paese ridotto alla stessa stregua di un outlet, che permette la vendita perfino di ciò che ha di più prezioso. Nel 2009 Sant’Antioco festeggiò il ritorno a casa di un Arciere di bronzo del periodo nuragico, che, seppur con dinamiche diverse rispetto a quelle di cui si parla in questi giorni, era finito al museo di Cleveland. Ora è giusto che anche Ozieri e l’intera comunità sarda possano riappropriarsi di un pezzo della nostra storia. Perché la storia di un popolo non si vende."
Pier Franco Devias, leader indipendentista: "L'11 dicembre a New York la casa d'aste Christie's venderà al migliore offerente una Dea Madre sarda di tremila anni fa. La casa d'aste ostenta trasparenza segnalando anche i proprietari. Ma come è possibile che il patrimonio di un popolo abbia dei proprietari? Non mi interessa che qualcuno abbia trovato il sotterfugio per poterne risultare proprietario: è assurdo e inaccettabile così come sarebbe assurdo e inaccettabile se qualcuno si presentasse come proprietario del Colosseo o della Piramide di Cheope o della Grande Muraglia. Sono patrimonio collettivo di un popolo, non devono avere proprietari privati. La Regione?