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L'intelligenza artificiale colpisce ancora. A farne le spese, stavolta, è il governo giapponese. Nelle scorse ore, infatti, è divenuta virale sul web l'immagine della presunta ministra della Salute nipponica. Una donna avvenente, un décolleté importante esibito in un'occasione pubblica che rende l'immagine abbastanza surreale.
Ma è una bufala. Il ministro della Salute del Giappone, infatti, è un uomo di mezza età, il 67enne Katsunobu Kato, esponente del Partito Liberal Democratico e della squadra di governo guidata dal 2021 da Fumio Kishida.
La donna ritratta nell'immagine non è reale, ma prodotto di un’intelligenza artificiale simile alla ormai celebre ChatGPT. Non è la prima volta che l'AI trae in inganno gli utenti generando immagini false e paradossali.
Nei mesi scorsi milioni di utenti postarono la foto di Papa Francesco con addosso un appariscente piumino Moncler. Un look contrastante con la sobrietà propria del Pontetefice. O ancora, il falso arresto dell'ex presidente americano Donald Trump attorniato dagli agenti mentre tentava di scappare. Entrambi i fotomontaggi sono stati ben presto smascherati come tali. Ma per giorni hanno continuato a essere condivisi da utenti che non avevano intuito la finzione.
Stefano Stanzione, presidente del Garante della protezione dei dati personali, ha dichiarato ad aprile: "L'intelligenza artificiale è una tecnologia tanto preziosa quanto, potenzialmente, pericolosa. Sono preoccupato dall'anomia, cioè dallo sviluppo in assenza di regole".
In regimi non democratici, aggiunge Stanzione, il rischio che strumenti del genere siano utilizzati da apparati statali per inondare il web di fake news "è sicuramente concreto e, direi, preoccupante: la potenza di calcolo posta al servizio di Paesi che non possano dirsi davvero Stati di diritto rischia di avere un effetto deflagrante sulla libertà delle persone. Se allarghiamo il discorso all'uso dell'intelligenza artificiale in contesti bellici, gli effetti sono anche peggiori".