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A Lebanese protester throws a tear-gas canister back at security forces in downtown Beirut on August 8, 2020, following a demonstration against a political leadership they blame for a monster explosion that killed more than 150 people and disfigured the capital Beirut. (Photo by JOSEPH EID / AFP)
Proseguono i disordini e le proteste dei civili a Beirut, dove nella giornata di oggi la polizia è intervenuta per contrastare i manifestanti, che hanno preso d'assalto anche il ministero degli Esteri. Nell'edificio è stata gettata a terra e distrutta la foto del presidente della Repubblica, Michel Aoun.
In serata è atteso un comunicato del premier Hassan Diab alla nazione, in cui si ipotizza una rassegna delle dimissioni. Nel tentativo di raggiungere il Parlamento da parte di un corteo, è inoltre rimasta ferita una decina di persone, negli scontri coi militari che hanno usato gas lacrimogeni e sparato pallottole di gomma per disperdere la folla.
A partire dallo scorso ottobre più di un milione di manifestanti sono scesi in strada per protestare, riversando la propria rabbia sui servizi governativi inefficienti, la corruzione del sistema politico e la grave crisi finanziaria.