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Sara Millerey, una donna trans di 32 anni, è morta dopo essere stata brutalmente aggredita e poi gettata in un burrone con gambe e braccia spezzate, dove ha lottato con tutte le sue forze per la sua vita contro il torrente.
Invece di ricevere aiuto, la donna è stata circondata da persone che hanno pensato a filmare la terribile scena anziché intervenire per aiutarla. Nonostante i soccorsi dei vigili del fuoco, purtroppo Millerey è deceduta poco dopo il ricovero in ospedale. L'aggressione alla donna trans è avvenuta lo scorso 7 aprile nel comune di Bello, in Colombia, e le circostanze della sua morte sono ancora al centro delle indagini. Nel frattempo, sui social media, si è scatenata un'ondata di indignazione per quanto accaduto.
UNA VICENDA RACCAPRICCIANTE
Secondo quanto riportato dalle autorità locali, Sara Millerey sarebbe stata aggredita e gettata nel burrone di La García. L'aggressione è stata così violenta da causarle la rottura di tutti gli arti della trentaduenne, che si aggrappava a stento alla vita mentre l'acqua la trascinava, come dimostrato dai video che circolano online.
Rimasta lì per circa due ore, la donna implorava aiuto mentre i passanti assistevano limitandosi a filmare l'accaduto. Il caso ha però sconvolto il Paese. Il reato è stato condannato dal presidente colombiano Gustavo Petro, dalle Nazioni Unite e dalle migliaia di colombiani scesi in piazza a Bogotà e in altre 14 città per chiedere giustizia.