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L'utilizzo di tecnologie all'avanguardia, il recente ritrovamento di nuovi documenti e sofisticate tecniche investigative sviluppate dall'Fbi hanno portano alla scoperta di come la polizia tedesca sia arrivata all'alloggio segreto in cui si nascondeva la famiglia di Anne Frank.
A raccontarci 'Chi ha tradito Anne Frank' è la scrittrice e poetessa canadese Rosemary Sullivan, conosciuta soprattutto per la sua recente biografia sulla figlia di Stalin, nel saggio, in libreria dal 20 gennaio per HarperCollins. Pubblicato nella traduzione di Daniela Liucci, il libro, titolo più atteso del Giorno della Memoria che si celebra il 27 gennaio, ricostruisce il lavoro di indagine di un team internazionale che fa luce su uno dei grandi misteri irrisolti della Seconda guerra mondiale.
Più di trenta milioni di persone in tutto il mondo hanno letto il Diario di Anne Frank, la tredicenne ebrea che scrisse la storia dei due anni trascorsi nascosta con la famiglia e altre quattro persone nella casa segreta ricavata nel retro di un edificio di Amsterdam, fino a quando i nazisti non li arrestarono tutti e li mandarono in un campo di concentramento.
Eppure, nonostante il gran numero di saggi, articoli, opere teatrali e romanzi che sono stati scritti su Anne e la sua storia, nessuno è mai riuscito a spiegare come otto persone siano potute vivere nascoste per tutto quel tempo senza essere scoperte, né chi o che cosa abbia portato la polizia alla loro porta.
Un team di investigatori guidati dall'ex agente dell'FBI Vincent Pankoke ha vagliato un'enorme quantità di documenti, alcuni mai esaminati prima, e intervistato i discendenti di molte persone che conoscevano i Frank. Avvalendosi delle più moderne tecniche di indagine sviluppate dall'Fbi, la Squadra Casi Irrisolti ha ricostruito scrupolosamente i mesi che hanno portato all'arresto degli inquilini della casa segreta, giungendo a una scioccante conclusione. La Sullivan ci presenta gli investigatori che hanno collaborato al caso, spiega il comportamento dei prigionieri e di chi li ha catturati, stila un profilo psicologico dei principali sospettati e descrive come si viveva in tempo di guerra ad Amsterdam, una cittadina in cui a prescindere da quanto eri ricco, istruito o prudente, non sapevi mai di chi ti potevi fidare.
A rivelare il nascondiglio di Anna Frank, e lo si scopre 78 anni dopo, un notaio ebreo, per garantire la sicurezza della propria famiglia.
Il saggio di Rosemary Sullivan per HarperCollins uscirà il 20 gennaio.