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È diventata virale in poche ore la denuncia social di Eva Vildosola, 19enne ragazza trans di Pamplona da poco trasferitasi a Barcellona, aggredita proprio nel pieno del Transgender Day of Remembrance, giornata internazionale per commemorare le vittime della transfobia.
Oggi sono uscita di casa e appena ho messo il piede fuori, non ho fatto neanche un isolato, hanno iniziato a urlarmi “sporca travestita! Mostro!”, mi hanno afferrata e presa a pugni in faccia, mi hanno preso a calci e dato altri colpi al corpo.
Oltre un milione di like in 24 ore su Instagram, per l’immagine sanguinante e in lacrime della povera Eva, che si è definita una “normale ragazza di 19 anni, sono trans, sì, ma questo non mi rende meno normale, non mi rende una mostruosità, anche io ho il diritto di uscire, ho tutti i diritti che tutti dovrebbero avere, ho passato tutta la mia vita cercando di essere quella che sono oggi”.
Vivo a Barcellona da due mesi, sono venuta qui in cerca di pace, per divertirmi perché ne ho bisogno, per non essere umiliata, aggredita e fatta sentire un mostro. Provate a spiegare una cosa simile a vostra madre, dire alla tua famiglia che è lontana decine di km che ti hanno picchiata perché sei transessuale. NON MI MERITO QUESTO. E da qui lo denuncio pubblicamente. Questo è quello che è successo a me, ma purtroppo succede a tante persone trans e sarebbe potuta finire peggio, io non faccio del male a nessuno, voi non avete il diritto di farmi questo, NIENTE PIÙ TRASFOBIA PER FAVORE, non voglio morire domani. E a coloro che mi hanno fatto questo: Spero che non sarete MAI genitori.
Eva è stata travolta da un fiume di like e di commenti di vicinanza, ma in tanti l’hanno accusata di essersi inventata tutto, di cercare popolarità. Dura la sua replica: “Vediamo se così vi è chiaro, non mi interessa se le persone mi seguano o mi mettano like, ho denunciato solo quello che mi è successo perché penso sia necessario renderlo pubblico. Preciso tutto questo perché sto leggendo atrocità nei miei confronti”.
Successivamente, su Instagram Stories, Eva ha condiviso anche la copia della denuncia fatta alla polizia, in modo da zittire una volta per tutti chi continuava a darle della bugiarda. (Fonte Gay.it)