Si tratta di una trottola moderna, il Fidget spinner è un oggetto, solitamente di plastica, che si compone di un cuscinetto sulla parte centrale, dove posizionare un dito o due dita e di tre bracci sporgenti che ruotando velocemente dopo la spinta conferita con un dito, creano un movimento destinato a continuare in maniera autonoma per qualche minuto.

Il gioco sta proprio in questo: far girare la rotellina all’infinito, sperimentare mille e più acrobazie, spostare l’oggetto tra le dita e perdersi in questo moto continuo. Un oggetto semplice ma capace di allontanare i pensieri negativi, la rabbia e, soprattutto, lo stress. Il gioco più in voga del momento ora preoccupa milioni di genitori dopo che alcuni bambini hanno ingoiato pezzi di gadget.

La pericolosità sta soprattutto nei dischi di plastica che possono staccarsi facilmente ed essere ingoiati dai bambini. Fra i problemi rilevati, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,oltre ai piccoli dischi, sono le sfere del cuscinetto, pericolosissime se ingoiate dai bambini oltre ad una vernice contenente piombo per colorare i gadget, considerata molto tossica e proibita sia sul mercato europeo sia su quello statunitense.

Se ingerito da un bambino può provocare, come è successo in almeno tre casi, l'asportazione chirurgica. Scott Wolfson portavoce della Consumer Product Safety Commission (l'agenzia federale che sovrintende sulla sicurezza dei prodotti), ha tenuto a spiegare che finora vi sono stati diversi incidenti e problemi per la salute e che in particolare si sta lavorando sul caso di una ragazza di 10 anni del Texas che soffocò con un Fidget spinner, così come su altri casi di bambini che hanno deglutito i dischi staccatisi dal giocattolo.

Fidget spinner è nato negli Stati Uniti nel 1994 e, ad inventarlo, è stata l’ingegnere Catherine A. Hettinger che aveva necessità di trovare una distrazione per la figlia di 9 anni piuttosto vivace. L’ha brevettato nel 1997. Molti colossi, infatti, si sono lanciati nella produzione del giocattolo e, dopo aver conquistato America e Inghilterra conquistando il titolo di “oggetto da ufficio dell’anno” per il 2017 secondo Forbes, il fenomeno è approdato anche in Italia. In commercio ce ne sono centinaia di modelli, più o meno costosi e si trova in un qualsiasi negozio cinese.