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"L'annuncio di Gazprom di fermare unilateralmente la consegna di gas ai clienti in Europa è l'ennesimo tentativo della Russia di usare il gas come strumento di ricatto". Lo ha affermato la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, definendo questo atto "ingiustificato e inaccettabile" e ribadendo che è la conferma della "inaffidabilità della Russia come fornitore di gas".
"Siamo preparati a questo scenario", ha rassicurato, "abbiamo lavorato per garantire consegne alternative e i migliori livelli di stoccaggio possibili in tutta la Ue".
"Gli Stati membri hanno messo in atto piani di emergenza proprio per questo scenario e abbiamo lavorato con loro in coordinamento e solidarietà. Gli europei possono confidare nel fatto che siamo uniti e pienamente solidi con gli Stati membri colpiti da questa nuova sfida. Gli europei possono contare sul nostro pieno sostegno", ha sottolineatola von der Leyen.
Per ora, però, le alternative sono piuttosto limitate, soprattutto per alcuni Paesi dle centro Europa. Fra i fornitori chiave dell'UE c'è la Norvegia che, nel 2020, è stato il maggior esportatore di gas verso l'UE dopo la Russia con una quota del 16,5%. Eppure la norvegese Var Energi ha fatto sapere che al momento sta producendo quanto più gas possibile e non prevede nel breve di aumentare la produzione verso l'Europa.