Il presidente russo Vladimir Putin esprime profondo cordoglio per la morte dell'ex leader sovietico Mikhail Gorbaciov. Lo ha annunciato alla Tass il suo portavoce Dmitry Peskov. "Vladimir Putin esprime profondo cordoglio per la morte di Mikhail Gorbaciov, in mattinata invierà un telegramma di condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici", ha detto Peskov.

Anche Silvio Berlusconi, ieri, ha voluto onorare la memoria dell'ex leader sovietico con queste parole: "Tutti gli uomini liberi stasera sono in lutto, se n’è andato un campione della democrazia. Michail Gorbaciov è un uomo che ha cambiato la storia del 20° secolo. Pur essendo cresciuto all’interno dell’apparato comunista ed avendone raggiunto i vertici, ha avuto la lucidità, l’onestà intellettuale e il coraggio politico di porre fine al sistema totalitario sovietico e di scegliere la strada della democrazia e del rispetto della sovranità dei popoli".

"Si è illuso che il sistema comunista fosse riformabile dall’interno, ma ha saputo accettare la volontà dei popoli che ha portato al crollo all’Unione Sovietica. Grazie a lui e a Ronald Reagan - ha proseguito il leader FI - si è conclusa la divisione dei mondo in blocchi, e si è avviato un processo di avvicinamento della Russia non più comunista all’Occidente. Un processo al quale anch’io ho collaborato da Presidente del Consiglio italiano e che si è drammaticamente interrotto negli ultimi anni. Anche dopo aver lasciato il potere Gorbaciov è rimasto un osservatore lucido e autorevole della politica mondiale. Ricordo con lui numerosi incontri, occasioni per scambi di vedute di altissimo livello e per me di straordinario interesse. La sua lungimiranza e la sua serenità di giudizio ci mancheranno soprattutto in questo difficile momento della politica internazionale".

Un "leader raro con una lungimiranza straordinaria", lo ha definito il presidente americano Joe Biden. "Quando salì al potere, la Guerra Fredda durava da quasi 40 anni e il comunismo da ancora più tempo, con conseguenze devastanti, e pochi funzionari sovietici di alto livello avevano il coraggio di ammettere che le cose dovevano cambiare", si legge in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca. "Ha lavorato con il presidente Reagan per ridurre gli arsenali nucleari dei nostri due Paesi" e, "dopo decenni di brutale repressione politica, ha sposato riforme democratiche".

"Ha creduto nella glasnost e nella perestroika non come semplici slogan, ma come la strada per la popolazione dell'Unione Sovietica dopo tanti anni di isolamento e privazioni - prosegue Biden -. Fu un leader raro, con l'immaginazione di vedere che un futuro diverso era possibile e il coraggio di rischiare la sua intera carriera per realizzarlo".

"Il risultato è stato un mondo più sicuro e una maggiore libertà per milioni di persone". Biden chiude ricordando un incontro con Gorbaciov alla Casa Bianca nel 2009: "E' stato facile capire perché tanti in tutto il mondo lo stimassero così tanto". E conclude con le condoglianze alla sua famiglia, ai suoi amici "e a tutte le persone che nel mondo hanno beneficiato della sua fiducia in un mondo migliore".

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