PHOTO
L’associazione “Grazia Deledda” di Genk ha festeggiato i suoi 50 anni di vita. Nata nel 1968 per iniziativa di un gruppo di emigrati, impegnanti nel settore minerario, con il preciso scopo di ritrovarsi per mantenere viva la memoria e le tradizioni della loro terra, vi fanno riferimento i 2500 sardi che vivono nella città del Limburgo.
Alla cerimonia, che si è tenuta nella sala della Centrale elettrica della miniera di Winterslag, hanno preso parte i funzionari impegnati nell’Ufficio della Regione Sardegna a Bruxelles con la Rappresentanza permanente italiana presso l’Ue, altri soggetti istituzionali che operano nella capitale belga e l’Assessore agli Affari Generali della Regione Sardegna, Filippo Spanu.
«Avverto un sentimento di grande ammirazione per la capacità degli emigrati di mantenere vivo il ricordo della Sardegna attraverso l’attività dei circoli, animatori di iniziative e di progetti e in grado di esprimere un grande senso di comunità in linea con i valori di solidarietà e apertura che sono il fondamento dell'Europa unita. La storia dell’emigrazione sarda in Belgio – ha dichiarato l’esponente della Giunta Pigliaru – è da associare al lavoro nelle miniere di carbone, un’esperienza difficile e spesso di grande sofferenza. In questo paese, infatti, nel secondo dopoguerra, si sono trasferiti migliaia di emigrati spinti dalla necessità di trovare un lavoro stabile. Non dobbiamo dimenticare quella vicenda e l’impegno generoso e proficuo dei nostri corregionali. I sardi che risiedono oggi in Belgio sono i fedeli custodi di quella memoria ma anche portatori di nuove istanze strettamente legate ai mutamenti che hanno attraversato il mondo dell'emigrazione».
Accolto dal presidente dell’associazione Domenico Piga a cui ha consegnato la bandiera dei Quattro Mori, Spanu ha portato i saluti del presidente della Regione Francesco Pigliaru e dell'assessora al Lavoro Virginia Mura. Inoltre sono intervenuti anche il sindaco di Genk Wim Dries e il governatore del Limburgo Herman Reynders che hanno espresso gratitudine ai sardi capaci di contribuire in modo concreto alla crescita della città e dell'intero territorio delle Fiandre.
Anche il presidente del Cagliari calcio Tommaso Giulini, collegato via telefono, ha voluto portare il suo saluto. La serata è stata arricchita dal contributo artistico di Giuliano Marongiu e del gruppo Incantos.