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Pro independence demonstrators hold a banner reading in Catalan "Freedom" during a protest condemning the arrest of 9 Catalan activists by Spanish police on Monday, Sept. 23, 2019 in Sabadell, near Barcelona, Spain. Spanish prosecutors called for rebellion and terrorism charges to be leveled against nine activists linked to pro-Catalan independence groups who were arrested Monday on suspicion they may have been preparing to commit violent acts, possibly with explosives. (AP Photo/Emilio Morenatti)
Il Tribunale Supremo di Madrid ha reso pubblica la sentenza del processo contro i 12 leader indipendentisti catalani sui quali pendevano diverse accuse per i fatti che portarono alla dichiarazione unilaterale d’indipendenza della Catalogna, nell’ottobre 2017.
Nove le condanne per sedizione, nessuno degli indagati è stato condannato per il reato più grave, la ribellione, determinato dall'uso della violenza finalizzato a rovesciare l’ordine costituzionale. Quattro ex ministri sono stati condannati anche per la gestione illecita di fondi pubblici. Altri tre imputati, gli unici che non si trovano in carcere preventivo, sono stati condannati solo per il reato di disobbedienza.
La pena più pesante è stato inflitta all’ex vicepresidente del governo indipendentista catalano Oriol Junqueras (Esquerra Republicana), condannato a 13 anni di carcere per sedizione, aggravata per la sua carica di vicepresidente, e malversazione.
L’ex presidente del Parlamento catalano, Carme Forcadell, è stata condannata a 11 anni e 6 mesi di carcere, mentre Jordi Cuixart e Jordi Sànchez, leader di due organizzazioni indipendentiste della società civile (Òmnium e Assemblea Nazionale Catalana) a 9 anni. Nessuno degli imputati in custodia cautelare è stato condannato a meno di 9 anni di carcere.