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C’è anche un sardo in corsa per i Grammy Awards. Si tratta del chitarrista di Palau, Paolo Angeli, definito dal Chicago Reader tra i chitarristi maggiormente influenti e innovativi al mondo.
Il musicista sardo è in tour negli Stati Uniti per promuovere l'album agli oscar della musica. "Rade" è candidato come Album of the Year e Best Alternative Music Album ai Grammy Awards. Diversi brani sono presenti nelle categorie Alternative Music Performance (il singolo Rade), Instrumental Composition (Azhar), Global Music Performance (Ottava) e Arrangement Instrumental (Mare Lungo). Il concept album Rade è la sintesi di venticinque anni di convivenza di Paolo Angeli con la sua chitarra orchestra, spinta al limite delle potenzialità timbriche espressive. La musica in Rade è sospesa tra popolare e contemporaneo, tra pulsazioni balcaniche, arcate mediorientali, adagi desert nord africani, citazioni di Rebetiko e memorie delle avanguardie storiche.
La candidatura agli oscar della musica è accompagnata da un tour negli Stati Uniti, che prosegue il percorso internazionale di Rade, iniziato con i due concerti all'interno dei prestigiosi festival europei La merce (Barcellona) e Jazz a Pointiers. Il calendario di concerti, partito il 2 ottobre al Chicago World Music Festival (Logan Center), si conclude con due concerti nella West Coast: il 16 a Portland (The Old Church) il 19 a Seattle (The Royal Room). A tessere la narrazione ad ogni live è la voce che, affidandosi alle quartine dei poeti galluresi e logudoresi del 1700 e '800, trasla la musica sarda in un contesto contemporaneo e post-rock.
"Ho sempre amato suonare negli Stati Uniti, un luogo in cui, dai primi anni del 2000, ho avuto confronti con giganti della musica contemporanea nord americana e in cui sono sempre stato accolto dal pubblico con entusiasmo, tanto in sale come la Carnegie Hall, quanto nell'intimità dei club - dice Paolo Angeli - il mio obiettivo è affermare in ambito internazionale l'avanguardia mediterranea, con le sue specificità e unicità di sintassi. Se si dovesse arrivare ad una nomination ai Grammy, credo che sarebbe l'occasione per rivendicare la diversità del mio percorso, impegnato nel tentativo di smantellare le barriere tra i generi musicali. In ogni caso la candidatura è già per me un motivo di grande soddisfazione".