Hanno lasciato il figlio 14enne morto per Covid da 2 mesi nel suo letto, nella speranza “che Dio facesse un miracolo” e lo riportasse in vita. 

È la macabra e singolare scoperta fatta venerdì scorso in Belgio, a Turnhout, una cittadina in provincia di Anversa, nelle Fiandre, come riferisce il quotidiano locale NWS – Flandersnews, notizia poi riportata da Il Fatto Quotidiano.

In seguito ad una segnalazione, l’intervento della polizia che ha trovato il corpo del ragazzino sul letto, in evidente stato di decomposizione. Il padre del ragazzo è ora indagato, assieme ad altre 5 persone, per averne provocato la morte per negligenza. Lo riferisce il suo avvocato, Peter Janssens,

Secondo la ricostruzione dei fatti, il 14enne aveva contratto il Covid a inizio gennaio: “I genitori sono persone molto religiose, sono membri di una specie di congregazione pentecostale che è più conosciuta in Olanda che qui”, ha affermato Janssens aggiungendo che proprio per motivi religiosi non avrebbero somministrato alcun farmaco al figlio, che si è quindi aggravato ed è morto per il coronavirus. “Il padre non si era mai confrontato con la morte, tanto meno la morte di un bambino. Così si è rivolto alla Bibbia e lo ha tenuto in casa sperando in un miracolo. Per pura disperazione i familiari si sono aggrappati alla speranza che Dio potesse ancora fare qualcosa”, ha concluso l’avvocato.

In corso le indagini mentre si attende l’esito dell’autopsia.