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"Voglio ripeterlo, loro hanno iniziato la guerra e noi abbiamo usato la forza per fermarla". Vladimir Putin presenta così la sua narrativa sull'attacco all'Ucraina del 24 febbraio scorso nel discorso sullo stato della nazione che sta pronunciando di fronte all'assemblea federale. "Faremo di tutto per la vittoria", ha quindi aggiunto, affermando che la Russia ha progetti di armi "che superano come caratteristiche quelle dell'Occidente". "Ora dobbiamo iniziare la loro produzione in serie nelle nostre fabbriche", ha affermato.
"Non avevamo dubbi", ha proseguito, sul fatto che nel febbraio dello scorso anno "tutto era pronto per un'azione punitiva di Kiev in Donbass". "Tutto questo era completamente contrario ai documenti accettati dal consiglio di Sicurezza nazionale", ha detto ancora Putin il quale ha aperto il suo discorso parlando di "un periodo complicato per il nostro Paese in un momento di drastici cambiamenti nel nostro mondo". "Eventi storici determineranno il futuro del nostro Paese e ciascuno di noi ha un'enorme responsabilità", ha affermato.
"Abbiamo fatto questa mossa un anno fa per difendere le persone che abitavano le nostre terre da sempre che erano sotto minaccia di un regime neonazista ucraino dopo il golpe del 2014", ha sottolineato Putin aggiungendo che, in quella che continua a chiamare "l'operazione speciale" in Ucraina, "passo passo cercheremo di risolvere i problemi, raggiungere gli obiettivi".
"Ucraina e Donbass sono diventati simbolo di menzogne totali", ha dichiarato ancora Putin accusando quindi l'Occidente di tradire "accordi fondamentali" e di fare "dichiarazioni ipocrite". "A partire dal 2014 il Donbass ha difeso il suo diritto di vivere sulla propria terra, parlare la propria lingua,non si è arreso nella situazione di assedio di odio da parte del regime di Kiev: il Donbass aspettava l'aiuto della Russia", ha sottolineato il presidente russo sostenendo che la Russia prima dell'inizio della guerra "ha cercato di fare il possibile per risolvere il problema pacificamente, negoziando una via pacifica per uscire da questo conflitto, ma dietro le nostre spalle è stato preparato uno scenario molto diverso".
"Dobbiamo difendere i nostri figli, i nostri bambini dal degrado dell'Occidente che cercherà di distruggere la nostra società", ha detto ancora Putin che ha puntato il dito contro la "catastrofe spirituale dell'Occidente" dove "persino la pedofilia viene considerata una cosa normale".