Non tutti i cardinali hanno risposto all'appello del Papa a donare nell'ambito dell'emergenza coronavirus. Il Papa aveva richiesto una colletta generale, affidando la raccolta al cardinale elemosiniere Konrad Kraiewski, ma più di un porporato ha ignorato il libero invito.

Eppure la raccolta ha dato "buoni frutti", come confermato alla Adnkronos dall'Elemosiniere che si è detto soddisfatto. "Io non immaginavo questa generosità. Il Papa è contento. Quelli che hanno versato hanno risposto con tutto il cuore, chi non lo ha ancora fatto deve maturare".

C'è anche chi ha dato "un doppio stipendio". E per quanto riguardai meno  generosi: "Anche i discepoli sono scappati quando hanno visto Gesù condannato - ricorda Kraiewski - ma poi hanno ripreso la retta via. La maggioranza ha versato. Certo, c'è chi ha versato di più ma non sarebbe giusto dare cifre, non dobbiamo spogliarci di tutto e non sarebbe nemmeno giusto. Il simbolo era la donazione. Io non pensavo così bene. Nel collegio dei 12 apostoli l'unico a tradire è stato Giuda ma se ci fermiamo a lui non andiamo avanti. Gli altri undici hanno portato il Vangelo in tutto il mondo. È questo che bisogna fare senza mai chiudere le porte alla speranza".

Un importante contributo è arrivato anche dai canonici delle varie basiliche: "In 60 mila hanno versato, sono stati molto generosi. È stata una cosa toccante. Non parliamo di cifre ma è un buon raccolto".