Caroline Duddridge, sessantatreenne britannica di Cardiff, ha fatto quel che da alcuni anni (precisamente dalla morte di suo marito) si era ripromessa di fare: imporre tariffe economiche ben precise a figli e nipoti che volevano presenziare al suo Pranzo di Natale. "Perché chi ospita dovrebbe sostenere l'intero costo del pranzo? - inizia così l’intervista della donna rilasciata alla BBC Radio 5 Live - Con l'aumento dei prezzi fare la spesa è diventato molto costoso". Tali dichiarazioni hanno suscitato un grande clamore tra approvazione e dissenso nel popolo del web. Alle critiche, la signora Caroline ribatte: "Ci sono persone che pensano che io sia un po' avara, ma i miei amici pensano che sia una buona idea". 

Tutto iniziò quando la donna, trovatasi vedova e con un solo stipendio, propose a ognuno di comprare qualcosa da mangiare; la scelta scatenò in famiglia diatribe tali da portare ad accantonare l’idea. La donna pensò quindi ad una cassa comune; anch’essa un’ipotesi che non si poté mai portare avanti a causa di discussioni su cosa comprare. Infine, l’ultima idea fu un contributo economico dopo la spesa; qualche ritardatario e altre volte chi non pagava per i figli fecero perdere definitivamente la pazienza alla nonna britannica. 

Quest’anno però nessun indugio o tentennamento. La signora ha imposto tariffe precise e da versare in anticipo sul suo conto corrente per essere invitati al pranzo di Natale a casa sua. Nello specifico ha chiesto 15 sterline ai suoi due figli e 10 sterline alle sue tre figlie (tariffa ridotta essendo lavoratrici par time). Ai nipoti, invece, tariffe modulate in base all’età: ai quattro nipoti sopra i cinque anni la tariffa applicata è stata di 5 sterline; mentre, ai due nipoti di tre anni 2,50 sterline.

"In questo modo ho autonomia su quello che posso comprare e risparmio anche sullo spreco di cibo che è un'altra cosa importante visto che in passato finiva sempre con molte pietanze gettate nella spazzatura - ha specificato - Spero che i miei nipoti capiscano che è una buona idea. Una cosa giusta. Io non voglio un profitto, lo faccio solo per avere un po' di aiuto con i costi" ha concluso la nonna.