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Il biologo 92enne, ospitato in una casa di riposo in seguito ad un incidente d’auto, durante un’intervista ad una rete televisiva americana, ha affermato che ci sarebbero delle prove scientifiche che dimostrerebbero la propria tesi - che già altre volte aveva voluto ribadire - di come ci sia differenza d’intelligenza tra le varie etnie: “Tra i due ceppi etnici ci sono significative differenze genetiche, che si ripercuotono sul piano del quoziente intellettivo. I neri hanno capacità cognitive inferiori rispetto ai bianchi, dovuta ad una particolare conformazione del loro dna”.
Le dichiarazioni dell’anziano biologo hanno creato polemiche e molte istituzioni scientifiche hanno anche revoca premi e onorificenze dopo le sue parole, e il mondo accademico mondiale si è subito allontanato dal suo pensiero. Già nel 2007 Watson aveva espresso questo suo pensiero, e allora le sue parole gli costarono il licenziamento dall’università di Cambridge.