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Reazione dura dell'Italia dopo che in giornata sono circolate le foto dell'attivista di origini sarde Ilaria Salis a processo a Budapest in catene. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dato disposizioni al segretario generale della Farnesina, Riccardo Guariglia, di convocare l'ambasciatore di Ungheria a Roma per un passo di protesta per le condizioni di detenzione della cittadina italiana in Ungheria. Il 30 gennaio, poi, l'ambasciatore d'Italia in Ungheria contatterà le autorità ungheresi per avere chiarimenti sulla vicenda.
Su X, Tajani aveva scritto: "Chiediamo al governo ungherese di vigilare e di intervenire affinché vengano rispettati i diritti, previsti dalle normative comunitarie, della cittadina italiana Ilaria Salis detenuta in attesa di giudizio".
Anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio è intervenuto in merito: "Ci stiamo attivando. È una fotografia molto dura. Abbiamo incontrato il padre, naturalmente la magistratura ungherese è sovrana. Ci si può attivare, cosi come ci stiamo attivando, attraverso i canali diplomatici, facendo tutto il possibile per attenuare le condizioni rigorose in cui è detenuta".