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È arrivata in tribunale a bordo di un taxi assieme ai suoi familiari e per la prima volta non avrà manette ai polsi e catene alle caviglie in aula.
Ilaria Salis, a Budapest con l’accusa di aver aggredito militanti di estrema destra, è entrata in tribunale fra i giornalisti e i suoi amici, tra cui anche Zerocalcare, per la terza udienza del processo a suo carico.
Alla 39enne, scarcerata dopo 15 mesi, sono stati concessi gli arresti domiciliari fino alla fine del processo. “Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno supportato”, ha detto l’attivista italiana.