Secondo gli scienziati, freddo e vortici polari hanno aperto il più grande buco dell’ozono finora registrato sull’Artico. Le colonne di ozono hanno raggiunto il minimo storico, generando un’anomalia che ha causato l’apertura di una voragine grande circa tre volte la Groenlandia

Gli esperti dell’agenzia spaziale tedesca Dlr, affermano che i dati dei satelliti europei mostrano come questa apertura anomala dovrebbe chiudersi per metà Aprile. L’ultima volta che è stato osservato un fenomeno simile nell’Artico è stato durante la primavera boreale nel 2011 Monitorare il buco dell’ozono è importante in quanto l’ozonosfera agisce come scudo, proteggendo tutta la vita sulla Terra dalle radiazioni ultraviolette potenzialmente dannose. Alcune sostanze chimiche o polveri causate dallo smog creano un assottigliamento di questo scudo permettendo alle radiazioni di penetrare.


Per questo motivo nel 1989, 197 paesi hanno firmato il Protocollo di Montreal impegnandosi a contenere i livelli di produzione di sostanze dannose per l’ozono. Una decisione fondamentale che oggi sta portando benefici al pianeta. Il buco dell’ozono in Antartide infatti sta guarendo, il suo allargamento si è arrestato nel 2000, ma ci vorranno ancora decenni affinché guarisca completamente ma questo è già un grande risultato ed è fondamentale mantenere gli sforzi internazionali. 

Al momento dunque il nuovo buco non è pericoloso per l’umanità. 

 

(Il buco nell’ozono in Artide – Photo Credit: European Space Agency)