Difficile spiegare ai bimbi quello che sta succedendo, ancora più difficile convincerli che tutto va bene quando i carri armati invadono il luogo in cui, fino a poco prima, vivevano sereni con mamma e papà.

Il bellissimo film di Roberto Benigni “La vita è bella” in cui l’attore interpreta il ruolo di un ebreo deportato in un lager insieme a suo figlio e finge che sia tutto un gioco per proteggerlo dall’orrore del nazismo, in tempi e modalità diverse, diventa realtà. 

Marco Gallipoli è un fotografo italiano arrivato in Ucraina tanti anni fa dove ha trovato l’amore, pertanto ha deciso di stabilirsi a Leopoli. Un matrimonio, due bellissimi bambini e una vita serena, mai avrebbe immaginato di dover fuggire per poter sopravvivere a una guerra.  

Papà Marco e i suoi due bambini di 7 e 9 anni si mettono in cammino, destinazione Italia; paura, freddo, incredulità sono costanti compagni di viaggio per Marco, ma riesce ad affrontare tutto sempre con il sorriso per non spaventare i suoi due piccoli. La mamma dei bambini è rimasta nel suo paese per  fare la volontaria e sostenere chi ha bisogno di aiuto, con la speranza di potersi unire nuovamente alla sua famiglia, quando tutto sarà finito.

"Siamo arrivati a Roma, ci hanno accolto molto bene” dice Marco in uno dei  video condivisi su Facebook e poi scherza con i suoi bambini, dimostrando quella forza che solo la sensibilità, l’intelligenza emotiva e l’amore assoluto di questo papà per i propri figli può dare.