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Si è tenuta, dal 22 al 28 aprile in Moldavia a Chisinau, la missione dei volontari del VIDES, associazione di volontariato giovanile voluta dalle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Un gruppo molto coeso di 15 volontari provenienti da Torino dalla O.D.V. VIDES MAIN, insieme al Coordinamento Nazionale, si è occupato di organizzare il tutto, dalle raccolte fondi, alle raccolte di cibo e altri prodotti di prima necessità da poter donare alle famiglie in difficoltà della terra ospitante e ai tanti profughi ucraini cercando la collaborazione di altri giovani provenienti dal resto d’Italia. A questa chiamata hanno risposto tanti ragazzi tra cui Marco Palla, giovane di Macomer , che frequenta la Casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice presenti a Macomer.
La missione si è svolta principalmente tra la mensa della fondazione Regina Pacis, punto di raccolta e smistamento dei vari pacchi e vivande calde e l’oratorio salesiano della capitale.
“Due esperienze molto diverse ma legate da un unico filo rosso: mettere al centro la persona nella sua umanità, che sia giovane o anziana, ricca o meno, moldava o ucraina” dice Marco ai microfoni di Sardegna Live.
“Nelle giornate in mensa non sono mancati momenti di gioia come la preparazione di oltre 41 teglie di tiramisù e le lasagne per i numerosi ospiti, e momenti più emozionanti come la visita alle case famiglia della Città”.
“A volte stavamo semplicemente pelando patate e loro si avvicinavano ringraziandoci, anche solo con un sorriso, visto che non conoscevano la nostra lingua”.
“Oltre i profughi, non va assolutamente dimenticata la realtà delle persone moldave in difficoltà che, nonostante tutto, hanno aperto le porte delle proprie case per gli ucraini in fuga dalla guerra: ho visto tantissima solidarietà".
“Nelle serate in oratorio tra un calcio a un pallone e una partita a ping-pong non è mancato il momento per divertirsi insieme lasciando in Moldavia un pezzetto di cultura sarda: un grande ballo, segno di unione, fratellanza e soprattutto gratitudine” continua Marco, mettendo in luce il fatto che sia gli ucraini che i moldavi abbiano ballato sulle note dei Zenias, un momento molto emozionante.
“Abbiamo recitato assieme in Padre Nostro, ognuno nella propria lingua e nella propria fede; inoltre proprio in quei giorni si festeggiava la Pasqua Ortodossa. Un momento molto forte e toccante”.
Marco, per questa esperienza, ringrazia i suoi compagni di avventura in cui ha trovato anche degli amici, Don Cesare che “ci ha fatto conoscere a fondo la cultura moldava, assieme a Don Sergio, il Salesiano che si è occupato della nostra ospitalità nella Casa di Don Bosco. Entrambi ci hanno fatto capire come ci si spende per dare una mano e per aiutare il prossimo”.
“Non si può pretendere di cambiare il mondo in una settimana ma sicuramente ciò che vivi in quella settimana cambia un po’ anche te, torno in Sardegna con un bagaglio di esperienze arricchito, tanti amici e moltissima gioia nel cuore” conclude Marco.