Gianni Infantino è stato confermato alla guida della Fifa per altri quattro anni, fino al 2027. Il dirigente italo-svizzero 53enne, che era unico candidato alla carica, è stato scelto per acclamazione alla presidenza in occasione del 73° Congresso della Fifa in corso a Kigali (Ruanda).

Infantino era stato eletto per la prima volta nel febbraio 2016, poi il nuovo mandato di quattro anni nel giugno 2019 prima dell'ulteriore conferma di oggi. "So che in molti mi amano e che c'è anche chi mi odia: ma io amo tutti, anche e soprattutto loro. Essere presidente della Fifa è un incredibile onore e privilegio, una grandissima responsabilità. Continuerò a servire la Fifa e il calcio di tutto il mondo. Leadership è ascoltare e imparare e io imparo ogni giorno. Ma leadership è anche agire: potete continuare a fidarvi del mio impegno perché continuerò a lavorare duramente per unire il mondo attraverso il calcio".

"Vi avevamo promesso i Mondiali migliori di sempre e lo abbiamo fatto, vi avevamo promesso che avremmo aumentato i ricavi della Fifa, che l'avremmo resa più trasparente, che avremmo riguadagnato la fiducia degli sponsor. Ci eravamo prefissati di raggiungere quota 6,4 miliardi di dollari: siamo arrivati a 7,5 e non si raggiungono queste cifre se non sei un'organizzazione solida e forte, in cui tutti credono".

E ancora: "Quello che vi abbiamo promesso era di continuare a lavorare con onestà, per proteggere il calcio, le nostre Federazioni, i nostri tifosi di tutto il mondo. Il calcio è simbolo di gioia, felicità, pace, il calcio unisce il mondo. E ci sono tante cose che non vediamo l'ora di fare: siamo qui per organizzare competizioni e far crescere il calcio. Sento dire che c'è troppo calcio ma nella maggior parte del mondo non è così e quando si vede la passione per il calcio, bisogna fare qualcosa: la Fifa Arab Cup, per esempio, è stata un successo incredibile".