È morto dopo venti giorni di coma Mehdi Zare Ashkzari, un ragazzo iraniano poco più che trentenne, dopo essere stato rilasciato dalla cella in cui era stato rinchiuso e torturato.

Il giovane è stato ritenuto colpevole di aver manifestato contro il regime in Iran e per questo arrestato, ma le torture erano state troppo violente e non gli hanno lasciato scampo. La notizia è stata riportata da “Tpi”, dopo che “Amnesty International Italia” ha diffuso i primi dettagli sulla vicenda, riferendosi a "una nuova vittima della libertà di espressione".

Mehdi Zare Ashkzari, nel 2015, si era iscritto all’Università in Italia, precisamente per studiare Farmacia a Bologna, ed era tornato in Iran due anni fa per stare vicino alla madre malata, poi morta. Per pagarsi gli studi aveva lavorato come fattorino e come aiuto cuoco.

L’Ateneo di Bologna, appresa la tragica vicenda, si è espresso così: "Accogliamo la notizia con sgomento, dolore, indignazione ed esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia e la nostra solidarietà a tutte le iraniane e a tutti gli iraniani che, anche nelle Università, stanno lottando e soffrendo per i valori che ci sono più cari".