PHOTO
Amava disegnare, ballare e cantare, era “amica di tutti, anche di quelli che l'avrebbero maltrattata”. Così la sua mamma descrive Teresa Makenzie Sperry, la bambina di 10 anni morta, a causa di complicazioni da Covid-19, in Virginia, negli Usa, lo scorso 27 settembre.
Adesso i genitori, che dovranno darle l’ultimo saluto domenica prossima, 10 ottobre, denunciano il caso. La madre, Nisole, su Facebook racconta che nella scuola che la piccola frequentava le avevano affidato il ruolo di "infermiera".
Come raccontato alla Cnn, i suoi sintomi sono iniziati con un mal di testa il primo giorno, seguito da febbre il giorno successivo e da una brutta tosse. Sua madre l'ha portata al pronto soccorso, dove Teresa è stata testata per lo streptococco e ha fatto il tampone per il Covid. Il test dello streptococco è risultato negativo, mentre i risultati del Covid, positivi, sono arrivati quando il cuore di Teresa ha smesso di battere.
“Nostra figlia era perfettamente sana. Avrebbe continuato a essere qui se le persone avessero smesso di mandare i loro figli malati a scuola”, ha scritto su Facebook Nicole. “Le è stato chiesto di accompagnare tutti gli studenti malati della sua classe all'ufficio dell'infermiera”, denuncia la madre. “Oltre ad accompagnare i bambini che non stavano bene in infermeria, doveva anche andare a prendere il loro zaino e consegnarlo”.
La piccola ha cominciato ad accusare i primi sintomi il 22 settembre e dopo cinque giorni di malattia è morta. La Suffolk Public Schools, che include la Hillpoint Elementary frequentata dalla piccola, sta indagando sulla denuncia della madre. Dopo il decesso di Teresa, suo padre, Jeff, è risultato positivo nonostante fosse vaccinato, ma le sue condizioni destano preoccupazione.
“Nei suoi brevi 10 anni su questa Terra, Teresa è stata per molti un raggio di luce e positività – si legge nel necrologio -. Era un'amica di tutti, anche di quelli che l'avrebbero maltrattata. Amava disegnare, ballare a casa e cantare. Era una Girl Scout attiva, partecipava alle sue riunioni virtualmente o di persona quando era sicuro farlo. Aveva iniziato a imparare a cucire. Voleva fare vestiti e la sua famiglia scherzava sul fatto che avrebbe dovuto essere la stilista personale di sua madre. Lascia il padre Jeff, la madre Nicole e tre fratelli protettivi: Jonathan (16), Sean (14) e Michael (9), oltre a numerosi nonni, zie, zii, cugini e tanti amici. Il Covid-19 l'ha portata via da noi non appena ha iniziato a mostrare i sintomi. E il suo cuore che era abbastanza grande da prendersi cura di tutti quelli che incontrava non era abbastanza forte da stare con noi.”