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This handout picture released on November 9, 2015 by French Defense Audiovisual Communication and Production Unit (ECPAD) shows a French army Rafale fighter before taking off from a base in The Gulf for Syria as part of France's Operation Chammal launched in September 2015 in support of the US-led coalition against Islamic State (IS). The French army overnight on November 8, 2015 bombed an oil supply centre held by the Islamic State group in eastern Syria, Defence Minister Jean-Yves Le Drian announced nn November 9. AFP PHOTO / ECPAD / EMA / ARMEE de L’AIR = RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / ECPAD / EMA / ARMEE de L’AIR" - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS - TO BE USED WITHIN 30 DAYS FROM 09/11/2015==
I bombardieri francesi hanno bombardato la capitale del Califfato nero in Siria ieri sera, in risposta all'ondata di attentati rivendicati dell'Isis che hanno insanguinato Parigi venerdì sera. Il Paese si prepara a piangere i suoi 132 morti, con un minuto di silenzio oggi alle 12, mentre la polizia ha diffuso la foto di un dei ricercati per l'attacco.
Gli aerei francesi hanno colpito ieri sera un centro di reclutamento, un deposito di munizioni e un campo di addestramento "terrorista" a Raqqa, ha reso noto il ministero della Difesa di Parigi. L'operazione è stata condotta in coordinamento con gli Usa e una decina di cacciabombardieri si sono alzati dalle basi della Giordania e degli Emirati arabi. Il presidente Francois Hollande ha parlato degli attacchi come di "un atto di guerra" e ha promesso una rappresaglia "senza pietà".
La polizia francese dà la caccia a Salah Abdeslam, 26 anni, uno dei tre fratelli coinvolti negli attentati, che avrebbe vissuto a Molenbeek, periferia della capitale belga Bruxelles, rifugio dei jihadisti europei. Intanto la polizia ha effettuato perquisizioni a Bobigny, banlieue nord di Parigi, il cui esito non è stato ancora comunicato.