PHOTO
epa08411336 Clients wait at market stands during the Swiss state of emergency due to the coronavirus COVID-19, in Bern, Switzerland, 09 May 2020. In Switzerland from 11 May, loosening measures slowing down the ongoing pandemic of the COVID-19 disease, which is caused by the SARS-CoV-2 coronavirus, become effective by step. Classroom teaching at primary and lower secondary schools will again be permitted. Shops, markets, museums, libraries and restaurants will be able to reopen under strict compliance with precautionary measures. EPA/ALESSANDRO DELLA VALLE
"Non si può vivere con un salario inferiore a 3.500 euro". Domenica scorsa, il 58,15 % degli elettori svizzeri ha approvato la norma con votazione popolare portando a compimento la battaglia sostenuta dai sindacati. Una vittoria per la sinistra, a 6 anni dalla bocciatura con un referendum a livello federale.
A Ginevra, dove il limite minimo di stipendio fissato corrisponde a circa 4mila franchi, vige l'obbligo per gli imprenditori e i datori di lavoro di rispettarlo.
Il testo prevede una remunerazione oraria di almeno 23 franchi (21 euro), per 41 ore di lavoro settimanali. Il salario minimo garantito è presente anche in altri due cantoni, Neuchâtel e Giura.
"Intere famiglie con bambini - emerge da uno studio dell’Ospedale Universitario Cantonale - sono piombate in uno stato di insicurezza alimentare crescente". La riforma entrerà in vigore il 17 ottobre a beneficio di circa 30mila lavoratori a bassa retribuzione. Si tratta del salario minimo più alto del mondo.