La soluzione “blockchain”, in combinazione con l'identificazione biometrica si converte nella grande promessa di un “passaporto elettronico” sul telefono cellulare

È in continua crescita il numero di passeggeri che utilizzano il trasporto aereo. E allo stesso tempo, aumenta il numero di false identità durante i viaggi: è quanto risulta dai dati presentati al congresso Air Transport IT Summit 2016 tenutosi a Barcellona. Durante l’evento sono state esposte ed esplorate le possibilità che la tecnologia digitale può offrire a questo settore, secondo una prospettiva che ruota intorno al passeggero.

I "passaporti elettronici” sono stati il principale elemento di discussione. La proposta avanzata prevede l'utilizzo di cattura biometrica da completare con l'immagine del viaggiatore. "La sua implementazione è critica. Questa soluzione basata sulla tecnologia non sarà mai accettata da tutti" , ha affermato Bob Davidson, capo della società di consulenza aeronautica IATA. L’esperto propone di trovare una soluzione che utilizzi sistemi di sicurezza analoghi a quelli dell’Interpol. A questa attività sta già lavorando SITA Lab, iscritta al programma di innovazione nelle soluzioni provider di comunicazioni e IT per il trasporto aereo. Il direttore del laboratorio, Renaud Irminger, ha riassunto il progetto cui sta lavorando e che tenta di riunire in un'unica API (“Application Programming Interface”, piattaforma che permette di integrare diversi sistemi informativi affinché parlino la stessa lingua ) tutte le misure adottate in aeroporto. L'implementazione di questa tecnologia potrebbe eliminare la necessità di più documenti di viaggio e tutto questo senza che la scheda del passeggero sia memorizzata in diversi enti.

La ricerca di SITA suggerisce che i viaggiatori dispongano di un “identificatore”  sul proprio cellulare contenente i dati biometrici personali. Non importa in quale parte del mondo si sta dirigendo, qualsiasi agente potrà eseguire la scansione del volto e del dispositivo e verificare che si tratta di un passeggero autorizzato.

Il settore della biometria sta compiendo passi da giganti negli ultimi tempi, soprattutto grazie al miglioramento affidabilità dei sistemi sperimentati con gli accessi, che fa sì che molti settori ricorrano alla biometria per autorizzare o limitare l'accesso a date strutture, come spiega un’indagine di settore compiuta da Giochidislots. Il “blockchain”, la tecnologia bitcoin, si è già convertita nella grande promessa del futuro di un settore ancora incipiente il “Fintech” (tecnologia finanziaria), e ora il trasporto aereo sta puntando gli occhi su questa come identificatore sicuro per viaggiare attraverso gli aeroporti e le frontiere. Con sede nella Silicon Valley, la start-up ShoCard, ha lavorato con SITA Lab a questo progetto.  "Si tratta di una piattaforma di identificazione digitale per uso consumer costruita sui dati blockchain", ha affermato l'amministratore delegato della società Armin Ebrahimi, il quale sostiene che si tratta di un sistema così sicuro da far sì che banche e compagnie aeree si affideranno ad esso.

I passeggeri che comunicano volontariamente i loro dati, potranno essere identificati da qualsiasi compagnia aerea o di governo, indipendentemente dalla localizzazione e senza condividere con altri il database. Le informazioni crittografate in modo sicuro, permetteranno alle compagnie aeree di identificare l’utente grazie ad un sistema integrato nel cellulare che contiene i dati biometrici personali del viaggiatore. Il “blockchain”,  precisamente,  renderebbe fattibile la privacy di questo sistema, a prova di manomissione. Un altro vantaggio è riferito al non dover autorizzare la detenzione, analisi o la memorizzazione dei dati. "Una volta che l'informazione viene introdotta non può essere modificata", ha aggiunto l'amministratore delegato.