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Sulla richiesta di Kiev di inviare aerei da combattimento in Ucraina, la co-leader della Spd, Saskia Esken, non ha dato una risposta. Durante un'intervista con la tv tedesca Ard di ieri sera, Esken ha solo replicato che la cosa "fondamentale" è che la Germania e la Nato non siano parti nella guerra. Poche ore dopo, il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz ha però detto da Santiago del Cile che è "ostinato che si tenga questo dibattito", che va invece condotto in maniera "razionale".
Una portavoce di Scholz ha oggi inoltre ribadito che il cancelliere abbia già detto "che in gioco non ci sono caccia" da inviare a Kiev. Scholz mette "in guardia dal fare una corsa a rilancio" in questo senso. Come riporta Dpa, oggi pomeriggio il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, ha inoltre dichiarato che il cancelliere ha già detto "tutto quello che ci sia da dire" sulla questione.
"Nulla è vietato per principio", ha detto invece il presidente francese Emmanuel Macron con riferimento a un possibile trasferimento di caccia all'Ucraina, un tema diventato caldo dopo lo sblocco dell'invio dei carri armati occidentali a Kiev da parte americana e tedesca.