Le avrebbe fatto ingerire una sostanza tossica, forse soda caustica, perché, avrebbe poi confessato, non sopportava più il suo pianto. Così è stata uccisa il 22 giugno la bimba di 11 mesi affidata all’educatrice di un asilo a Lione, in Francia.

La donna, una 27enne francese, è stata arrestata per omicidio volontario dopo che inizialmente si era pensato a un incidente. La piccola vittima era figlia di un bergamasco 35enne, Fabio Bertuletti, da anni residente con la famiglia nella città transalpina.

Quando i soccorritori sono arrivati all’asilo People & Baby hanno trovato la piccola priva di coscienza e in condizioni disperate. Inutili i tentativi di rianimarla all’ospedale. Da subito si è fatta strada l’ipotesi che la morte fosse stata provocata dall’ingestione di una sostanza tossica. Nel giro di un paio di giorni gli investigatori hanno capito che i fatti erano andati in maniera del tutto differente. L’insegnante Myriam J. è stata convocata venerdì negli uffici della Procura lionese e durante l’interrogatorio degli inquirenti è crollata.

Avrebbe ammesso di essere la responsabile della morte della bimba. Le avrebbe fatto bere un prodotto a base di soda caustica dopo averglielo inizialmente spruzzato addosso. L’educatrice avrebbe detto che non sopportava più il suo pianto. L’accusa ora è quella di omicidio volontario di minore di 15 anni. Philippe Duplan, avvocato difensore della maestra, ha parlato di "un gesto di rabbia e senza intenzioni omicide".