È deceduto dopo due mesi dall’operazione il primo uomo che si era sottoposto al trapianto di un rene di maiale geneticamente modificato.

Il paziente Richard Slayman, 62 anni, era stato sottoposto all'intervento nell'ospedale generale del Massachusetts. I medici che l'avevano operato ritenevano che l'organo sarebbe durato almeno due anni. Ieri, sabato 11 maggio, la sua famiglia e l'ospedale hanno confermato la sua morte.

Lo xenotrapianto, il trapianto di organi animali nell'uomo, solo fino a qualche anno fa era ritenuto impossibile. Però, grazie al progresso scientifico e alle modifiche genetiche sull'organo effettuate in laboratorio, l'operazione è diventata una realtà che si va consolidando nella medicina.

Nel caso di Slayman, erano stati rimossi dal rene geni potenzialmente rischiosi che sarebbero stati la causa del rigetto da parte del sistema immunitario umano, ed erano stati inseriti sette geni umani compatibili con il paziente. I retrovirus presenti nei maiali, che potrebbero infettare l'uomo, invece sono stati inattivati.