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Nella notte la capitale ucraina, Kiev, è stata attaccata dal cielo con missili russi, mentre a terra l'esercito ha assediato varie città lungo la strada tra il confine e la città, arrivando a raggiungere un aeroporto ad appena 130 chilometri dalla Polonia. L'antiaerea avrebbe abbattuto un velivolo sulla capitale dell'Ucraina.
Le forze russe prendono di mira anche le aree civili dell'Ucraina, ha fatto sapere il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che la Russia dovrà "parlare" con l'Ucraina "prima o poi" per porre fine ai combattimenti. Le forze ucraine "fanno tutto il possibile" per difendere il Paese, ha detto oggi il presidente ucraino, elogiando la popolazione per l'"eroismo" che ha dimostrato finora di fronte all'avanzata russa. L'Ucraina conta finora 137 soldati uccisi e 316 feriti dall'inizio dell'invasione, mentre le forze russe "hanno già perso circa 800 uomini", secondo il ministero della Difesa ucraino.
"Le perdite per la Russia includono anche sette aerei, sei elicotteri, 130 veicoli corazzati da combattimento e oltre 30 carri armati", ha aggiunto il dicastero citato dal sito di notizie ucraino Kyiv Independent.
Zelensky ha emanato ieri sera un decreto che dispone una "mobilitazione generale" di tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni di età, ai quali è stato fatto divieto di lasciare il Paese. Combattimenti imperversano in tutto il Paese mentre appare sempre più vicino alla meta il piano della Russia di assumere il controllo di Kiev, di cui l'intelligence ucraina ha rivelato alcuni dettagli.
Sempre ieri sera i presidente ucraino, dopo aver partecipato da remoto a un Consiglio europeo svolto a tarda ora a Bruxelles, ha dichiarato sul suo canale Telegram che "forze nemiche di sabotaggio" erano entrate a Kiev avendo come obiettivi lui e la sua famiglia. "Ma io resto qui", ha detto, aggiungendo polemicamente che l'Ucraina "è stata lasciata sola" a combattere la Russia.