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Nella tradizione culinaria di ogni Paese, oltre ai grandi classici si nascondono anche piatti del tutto singolari. Se nella nostra Sardegna è possibile gustare il "casu marzu", il pecorino in cui la mosca casearia deposita le sue uova che si trasformano poi in larve, in altre parti del mondo esistono cibi altrettanto "stravaganti". Eccone alcuni:
BALUT. Specialità di molti Paesi del sud-est asiatico, in particolare Filippine, Vietnam e Cambogia. Consiste in un uovo di gallina fecondato o bollito nel suo guscio quando l'embrione è quasi completamente formato al suo interno. E' proprio dal guscio che viene consumato, con sale e aceto. Viene considerato un alimento afrodisiaco ed è facilmente reperibile nei quartieri dai venditori ambulanti, essendo un cibo da strada.
OCCHI DI TONNO. Si tratta dei bulbi oculari del pesce, tipici della cucina giapponese. Il loro sapore sarebbe simile a quello di un uovo sodo. Si mangiano bolliti o leggermente scottati, conditi a piacere.
HUITLACOCHE. Alimento tipico della cucina messicana, è un fungo che cresce tra i chicchi delle pannocchie di mais. In numerose parti del mondo è considerato un infestante, mentre in Messico rientra a buon diritto fra le prelibatezze locali, dal sapore delicato e leggermente affumicato. Si presta bene a essere aggiunto a zuppe, piatti a base di carne, formaggi e perfino nei dolci.
HAKARL. Non è altro che la carcassa in decomposizione dello squalo di Groenlandia, tipica della cucina islandese. Per poter essere consumata è necessario un lungo processo di trattamento. Viene sepolta sotto terra e pressata con pietre, così da far disperdere i liquidi velenosi che gli permettono di vivere in acque gelide. L'hákarl trattato ha un forte odore di ammoniaca, nonché un potente "sapore di pesce", che rende l'alimento non a tutti gradevole.
UOVO CENTENARIO. Specialità della cucina cinese, deve il suo sapore a un particolare processo di fermentazione. La tradizione prevede che uova di anatra, o più raramente di gallina o di quaglia, siano lasciate per un lasso di tempo di circa cento giorni in un composto di acqua, sale, carbone, e ossido di calcio. L'albume si trasforma in una massa gelatinosa e assume un colorito ambra, mentre il tuorlo diventa verde scuro.
RAGNI FRITTI. E' una specialità culinaria della Cambogia. Vengono allevati in buchi nel terreno oppure catturati nelle foreste circostanti. Successivamente vengono conditi con sale e zucchero, fritti nell'olio e insaporiti con aglio. Si tratta di una specie di tarantola dalle dimensioni simili a quelle del palmo di una mano. Il sapore viene descritto come piuttosto delicato, una "via di mezzo tra il pollo e il merluzzo", mentre si avverte il contrasto di consistenza tra l'esterno croccante e l'interno tenero. Testa e corpo, al contrario delle zampe, sono ricchi di una carne bianca e delicata.
CARNE DI PIPISTRELLO. Viene consumata principalmente in Indonesia. Durante la cottura emana forti odori, simili all'urina, che si possono ridurre aggiungendo aglio, cipolla, peperoncino o birra. Questo alimento fa parte della quotidianità, servito persino nei bar e venduto nelle bancarelle. Può essere cucinato in svariati modi: griglia, barbecue, frittura, bollitura. C'è chi si limita a consumarne la testa, mentre altri si cibano anche degli organi interni.
LARVA DEL MOPANE. Anche note come mopane worms, rappresentano una fonte di nutrimento a basso costo e ad alto contenuto proteico diffusa fra la popolazione africana. Sono una vera e propria istituzione culinaria: si stima che nella sola Sudafrica vengano prodotti 1,6 milioni di chili di larve del mopane all'anno e lo Zimbabwe ha persino dedicato una propria moneta a questo insetto. Possono essere essiccate, affumicate, mangiate fresche o cucinate con verdure. Hanno un gusto delicato, conferito da un sapore simile a quello delle foglie di tè.
SHIRAKO. Diffuso in Giappone, Russia e Romania, è il testicolo/interiora del pesce palla giapponese, detto Fugu: di solito viene mangiato nella stagione invernale, tra gennaio e febbraio, perché si dice sia molto più gradevole. Ha un gusto molto intenso e particolare, che assomiglia a quello della bottarga.
PENE DI YAK. E' appunto il membro del bue tibetano, chiamato anche "Fiamma del desiderio del drago". E' una delle pietanze tra le più popolari del ristorante Guolizhuang di Pechino, che presenta nel suo menù numerose altre stranezze. Viene arrostito e servito in un grande piatto. In un ristorante americano specializzato nella cucina dello Beijing un pene di yak viene pagato sui 33.50$.
Foto tratte dal web