Il caso Floyd, che nelle scorse settimane ha scatenato una bufera, fra manifestazioni, disordini e interventi pubblici a difesa della comunità afroamericana, non è stato ancora archiviato.

Le nuove trascrizioni del video ripreso dalla telecamera indossata da uno dei poliziotti, hanno riportato dettagliatamente la "conversazione" fra la vittima e l'agente. "Se non puoi respirare allora smetti di urlare", così avrebbe risposto Derek Chauvin, dopo che George Floyd per 20 volte aveva ripetuto che col suo ginocchio sul collo non riusciva a respirare.

Nei testi si legge che Floyd, già ammanettato e brutalmente immobilizzato, dice ansimando: "Non riesco a respirare, così mi ammazzi amico". E l'agente risponde: "E allora smetti di parlare, smetti di gridare. Ci vuole un sacco di ossigeno per parlare".

Derek Chauvin è stato incriminato per omicidio volontario non premeditato, rischia fino a 40 anni di carcere. Accusati di complicità in omicidio volontario anche gli altri tre poliziotti coinvolti nella vicenda.