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Hot dog
Le carni lavorate come i wurstel ''sono cancerogene'' e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo e il benzene.
Lo afferma l'International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Oms, Oraganizzazione mondiale della Sanità. Meno a rischio quelle rosse non lavorate, inserite fra le "probabilmente cancerogene".
La decisione è stata presa, si legge nel documento, dopo aver revisionato tutti gli studi in letteratura sul tema.
"Il gruppo di lavoro ha classificato il consumo di carne lavorata nel gruppo 1 in base a una evidenza sufficiente per il tumore colorettale. Inoltre, è stata trovata una associazione tra consumo e tumore allo stomaco. La possibilità di errore non può invece essere esclusa con lo stesso grado di confidenza per il consumo di carne rossa".
LA LISTA NERA DELL'OMS DELLE CARNI CANCEROGENE
Carni in scatola, hot dogs, prosciutto: sono solo alcuni esempi di carni trattate, considerate cancerogene per l'uomo dall'Organizzazione mondiale della sanità.
Sono invece considerate "probabilmente cancerogene" le carni rosse: questa categoria, spiega l'Oms, ''si riferisce a tutti i tipi di carne di muscolo di mammifero, come ad esempio manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra''.Le carni trattate o lavorate sono quelle indicate come più pericolose per l'uomo, essendo state inserite dall'Oms nel gruppo 1 per rischio cancerogeno. Le carni lavorate, spiega l'Oms, includono le carni che sono state trasformate ''attraverso processi di salatura, polimerizzazione fermentazione, affumicatura, o sottoposte ad altri processi per aumentare il sapore o migliorare la conservazione''.
La maggior parte delle carni lavorate contiene maiale o manzo, ma le carni lavorate è possono anche contenere altri tipi di carni rosse, pollame, frattaglie o prodotti derivati dalla carne come il sangue. Esempi di carni lavorate includono dunque, avverte l'Oms, gli hot dogs, prosciutto, salsicce, carne in scatola, preparazioni e salse a base di carne.
Ogni porzione da 50 grammi di carne lavorata o trattata mangiata giornalmente aumenta il rischio di tumore del colon-retto del 18%.
È quanto affermano gli esperti dell'International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Considerando il grande numero di consumatori di carni lavorate, affermano gli esperti Oms, «l'impatto globale sul tasso di incidenza del cancro ha un'importanza per la salute pubblica».