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Fine orribile per un ricercatore italiano di 42 anni, Alessandro Coatti, ucciso e fatto a pezzi in Colombia. La notizia è stata confermata dall’ambasciata italiana a Bogotà.
La testa e le braccia dell'uomo sono state trovate in una valigia in prossimità dello stadio della cittadina di Santa Marta. Altri pezzi del corpo del ricercatore sono stati rinvenuti in un'altra zona della città. A fare la macabra scoperta, domenica scorsa, è stato un gruppo di bambini. La polizia è riuscita a identificare Coatti grazie al bracciale di un albergo che aveva ad un polso.
Secondo i media locali, Coatti - biologo molecolare con studi in neuroscienze nel Regno Unito e che lavorava presso la Biological Society of London – sabato sera era uscito per recarsi in un locale notturno e non ha più fatto ritorno.
Sulla base delle prime informazioni raccolte, emerge che Alessandro Coatti era in Sudamerica per turismo ed aveva già visitato Perù, Bolivia e Ecuador. L'Ambasciata italiana a Bogotà sta assistendo la famiglia del 42enne con tutti i passi necessari per l'identificazione del corpo e sta collaborando con le autorità per le indagini.
Il sindaco della città di Santa Marta ha promesso “una ricompensa di cinquanta milioni di pesos (poco oltre 10mila euro) per chi fornirà informazioni che consentano di identificare e catturare i responsabili dell’omicidio. "Questo crimine - ha detto - non rimarrà impunito. I criminali dovrebbero sapere che a Santa Marta non c'è posto per la criminalità. Li perseguiteremo finché non saranno assicurati alla giustizia”.