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Secondo la stampa sudafricana, Oscar Pistorius, l'atleta paralimpico accusato di avere ammazzato la sua compagna Reeva Steenkamp, la notte di San Valentino, giorno in cui la donna fu uccisa, l’atleta navigò su internet.
Se questo fosse vero, sarebbe contraddetta la versione del velocista, il quale, invece, parlò di una serata d’amore tranquilla tra i due.
Il "Saturday Star" menziona le risposte in tredici punti della procura alla difesa, che delineano il modo in cui l'accusa intende dimostrare che Pistorius è colpevole di omicidio premeditato e che aveva un movente e un’intenzione ben precisa di uccidere la modella.
“Le attività sul web dell'imputato – si legge nel quarto punto riportato dal quotidiano - sono in diretto contrasto con quelle di una coppia di innamorati che trascorre il tempo insieme".
Secondo lo stesso quotidiano, inoltre, la procura avrebbe raccolto elementi a carico di Pistorius grazie agli amici della vittima sul "comportamento" della donna "nel corso della relazione" e grazie alla testimonianza di due vicini che avevano sentito le sue grida prima degli spari, confermando la versione fornita da un altro vicino - già citato nell'inchiesta - che abitava a un centinaio di metri di distanza.
Infine, si legge, che la Procura, punta inoltre il dito sul fatto che Pistorius non ha chiamato né la polizia né la sicurezza del comprensorio in cui abitava, né ha chiesto aiuto, ma si è limitato a contattare i suoi amici, prima di "inventare una linea difensiva".