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“Sono tornato a casa e ho trovato un uomo che molestava mio figlio. L'ho lasciato a terra in una pozza di sangue. Potete venire a prenderlo”.
Sono queste le parole dette da un padre alla polizia dopo che l’uomo ha trovato il baby sitter di 18enne, sul letto insieme al figlio di 11 anni.
Il fatto è accaduto a Daytona Beach, in Florida.
L’uomo ha iniziato a prendere a pugni e a calci il ragazzo fino a lasciarlo incosciente sul pavimento della stanza. Poi ha dunque chiamato la polizia che quando è arrivata ha trovato l'uomo steso per terra con il volto tumefatto. «Mandate un'ambulanza – aveva detto il papà durante la telefonata agli investigatori – credo proprio che ne abbia bisogno».
Il 18enne era un vicino di casa dell’uomo e spesso si occupava del bambino.
Secondo la ricostruzione della polizia il ragazzo, una volta in carcere, ha ammesso ogni responsabilità e ha dichiarato che gli abusi erano iniziati tre anni fa, quando il bambino aveva ancora 8 anni. Nella deposizione ha raccontato di aver praticato sesso orale sul piccolo e di averlo costretto a toccarlo. Adesso è in carcere con l'accusa di violenza sessuale su un minore di 12 anni e non è prevista l'uscita con cauzione.
Il padre ha dichiarato di non aver usato alcun oggetto per colpire Frolander ma di averlo colpito con calci e pugni. Secondo il portavoce della polizia Jimmie Flynt, il padre non sarà perseguito per aver pestato l'uomo. «Si è comportato come qualunque altro papà avrebbe fatto, proteggendo suo figlio» ha dichiarato il capo della polizia di Daytona Beach, Mike Chitwood. «Il ragazzo - ha continuato - ha scelto la sua vittima e ha abusato di lui svariate volte sapendo che il bambino, per paura, non avrebbe mai detto nulla».