Continua a crescere la tensione per le manifestazioni dei gilet gialli in Francia. Una Francia sotto assedio, quella che si prepara a un’altra giornata di scontri e violenze con le nuove manifestazioni dei gilet gialli. E a scatenare ancora di più le polemiche anche quello che è accaduto ieri agli studenti del liceo del sobborgo parigino di Mantes-la-Jolie, messi in ginocchio con le mani dietro la testa durante una retata della polizia.

“Qualunque cosa abbiano fatto di male, nulla giustifica l’umiliazione filmata di minorenni”, ha scritto su twitter il leader socialista Olivier Faure. 280 istituti superiori hanno protestato contro le restrizioni all’ammissione alle università, tra lanci molotov e manifestanti a volto coperto che hanno portato a 146 le persone arrestate fuori dal liceo Saunt-Exupery.

Tensione anche tra i gilet gialli. Benjamin Cauchy, uno dei leader del fronte moderato ha invitato a non prendere parte al corteo di domani. “Temiamo che ci saranno morti e feriti. Chiediamo ai francesi di non cadere nella trappola delle violenze.”

“Questo governo vuole farci passare per dei casseurs, quando invece non è così” ha affermato Cauchy. “Quanti morti e feriti ci vorranno prima che Emmanuel Macron ascolti la collera del popolo. Noi non abbiamo nessuna voglia di avere morti sulla coscienza. Forse lo vuole il presidente, noi no. Vogliamo solo che ci ascolti”.

Sugli Champs Elysées intanto vengono chiusi teatri e negozi, il Louvre e la Tour Eiffel, scongiurando i danni dell’ultima protesta, con 8mila poliziotti concentrati a Parigi per gestire al meglio l’ordine pubblico.

Per contenere il rischio di violenze in arrivo una decina di mezzi blindati. Tensione e paura, tanto che banche e negozi nelle vicinanze dell’Eliseo hanno predisposto barriere di metallo e legno per proteggere le vetrine.