“Una domanda all'apparenza superficiale e bizzarra ci è stata posta da un partecipante al tour di oggi: Perchè le sculture dell'antichità hanno sempre il pene piccolo?".

A raccontarlo è Angelo, guida turistica di “Milano Segreta” che spiega la ragione per la quale i guerrieri greci hanno il pene piccolo.

“Il concetto di bellezza maschile – spiega Angelo - era diverso da quello che intendiamo oggigiorno. Oggi, infatti, un pene grosso è visto come sinonimo di virilità, di forza, un attributo di cui andare fieri! Più un pene oggi è grande più dà l'idea di possenza, abbondanza, virilità.

All'epoca, invece, i peni grossi erano associati alla forza bruta, alla stoltezza, alla lussuria; erano gli uomini stupidi, quasi animaleschi, incivili e rozzi, ad essere raffigurati con grandi peni”.

“l grandi pensatori – continua la guida turistica -, gli intellettuali, i filosofi, gli dei etc. invece, che possiamo vedere sparsi nei musei di tutto il mondo, sono raffigurati con il pene piccolo, a riposo. A dimostrazione che hanno controllo su loro stessi, sono in grado di rimanere freddamente logici, non si fanno comandare dalle passioni. L'ideale di uomo era razionale, lucido, autorevole, equilibrato, pertanto non ha senso che ci siano dei grossi peni nelle statue perché sarebbe apparso grottesco, ridicolo. Al contrario, un pene grosso simboleggiava l'incapacità di gestire gli impulsi e di non agire con intelligenza e risolutezza”.

“Non a caso i satiri ad esempio (esseri mitici, mezzi uomini e mezzi capra, dediti alla lussuria selvaggia) e altre tipologie di uomini non "ideali", venivano rappresentati con un grosso membro. Spesso anche eretto. Si pensi a Priapo (foto in basso), raffigurato con membro enorme, Priapo rappresentava l'eros selvaggio, istintivo, quello che la mente razionale aveva fatto tanta fatica a dominare, non solo come sesso indiscriminato, ma pure come libertà di percepire i propri sentimenti, Priapo infatti fu cacciato dall'Olimpo perchè incontenibile. Da ubriaco infatti tentò di stuprare la Dea Vesta...In sostanza, avere un grosso membro significava essere stupidi”, conclude Angelo, guida turistica di “Milano Segreta”.