Sentirsi imperfetti e non all’altezza, avere il continuo bisogno di fare bella figura per il timore di essere rifiutati, porta inevitabilmente,  a sottovalutare il proprio valore personale. Ma in realtà cosa ci importa veramente di quello che tizio o caio pensano di noi e del nostro modo di essere?

Quando siamo assillati dal giudizio diventiamo incapaci di far valere le nostre idee e il complesso di inferiorità diventa il compagno di tutti i giorni. Non ci mettiamo più  in gioco per dimostrare a noi stessi tutte le nostre capacità, perdiamo ogni ambizione e passiamo automaticamente dalla parte dei “giudicanti” parlando male degli altri alle spalle e, lusingandoli  quando li abbiamo davanti. Insomma, un vero e proprio circolo vizioso dove, poco alla volta, perdiamo la nostra vera essenza perché chi riesce ad essere amico di tutti, in fondo, mette da parte la sua vera personalità e non riesce ad esprimere liberamente le sue opinioni.

Ci sono alcuni piccoli segreti che ci aiutano a non  preoccuparci  del giudizio e a non cadere vittime di quegli spettri della mente che fanno capolino sulla nostra vulnerabilità: non possiamo impedire agli altri di esprimere la propria opinione su di noi, ma possiamo evitare di farci condizionare da essa;  dobbiamo accogliere i giudizi negativi con il giusto distacco e senza reagire in modo aggressivo o farcene un cruccio; è importate stare bene con noi stessi qualunque sia l’umore del momento e accettare tutti gli aspetti della nostra personalità anche quelli negativi;  non possiamo piacere a tutti e accettarlo significa non soffrire per le critiche, se ci liberiamo della necessità del consenso possiamo dare spazio a ciò che davvero è importante per noi;  vivere liberi dalla paura di deludere gli altri è fondamentale. Rinunciare alla nostra vera natura per accontentare gli altri è il torto più grande che possiamo fare a noi stessi.

Pertanto “Per vivere felici bisogna essere incuranti del giudizio degli altri”. Questa frase di Antonia Gravina racchiude un pensiero che la maggior parte di noi condivide, tuttavia trova faticoso mettere in pratica. Sappiamo bene che ci saranno sempre le persone pronte a giudicare chiunque sulla base del niente assoluto e, non possiamo farci carico di tutti quelli che punteranno il dito a prescindere. Ci consoli il fatto che chi giudica vuole evidenziare un aspetto dell’altro per lui negativo, senza considerare che il suo giudizio grida forte il bisogno di migliorare sé stesso e la sua vita, perché chi è felice non sente certo la voglia di “spettegolare” sugli altri.