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A fine marzo 2023, aveva deciso con tanto dolore di far sopprimere il proprio amatissimo cucciolo di incrocio segugio di pochi mesi, Beau, in quanto affetto da problemi neurologici che non gli avrebbero permesso di vivere, a detta dei veterinari a cui aveva chiesto consulto.
Così la donna, Kristie Pereira aveva portato Beau in una clinica nel Maryland per sottoporlo all'eutanasia, ma un anno dopo lo ha ritrovato in adozione tramite annunci pubblicati online nello stesso rifugio in cui lei lo aveva preso a poche settimane di vita. Tramite segni di riconoscimento e verifiche, ha appurato che si tratta proprio di Beau, ormai adulto.
“I volontari mi ha detto che l'ho abbandonato e che l'ho lasciato morire, che non mi è mai importato di lui e che quindi non me lo ridaranno mai", ha detto la donna, che ha cominciato una battaglia legale per riavere Beau, come riporta TgCom 24.
Secondo i volontari, infatti, il cane poteva essere curato e salvato, cosa che la sua padroncina non sapeva. "Eravamo inseparabili, Beau si rannicchiava accanto a me mentre lavoravo, dormiva nel mio letto e usciva sempre con me”, ha raccontato la donna. Poi la malattia improvvisa e la sofferta decisione di farlo sopprimere.
Beau, però, non era stato sottoposto a eutanasia un anno fa, perché i veterinari del rifugio non avevano ritenuto necessario farlo. Così il segugio, ritenuto sano, è tornato al rifugio, dopo che alcuni avevano diagnosticato un problema al fegato e dopo un intervento chirurgico da 7.000 dollari finanziato tramite una campagna GoFundMe.
"Ci sono voluti diversi giorni prima che qualcuno dal rifugio rispondesse alle sue chiamate, - ha denunciato, - e quando lo hanno fatto, mi hanno risposto in maniera scortese che l'avevo abbandonato e lasciato morire. Che non mi era mai importato di lui."
E in lacrime ha aggiunto che le hanno assicurato: "Non tornerà mai più da te". La querelle tra Pereira e il rifugio continua, mentre Beau è ancora in adozione.